Bonsai
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C’è il Ministro? E la cremeria?
In seguito a questa lettera, sono già molte le polemiche a Montecitorio.
Ecco i pareri dei piu’ autorevoli esponenti politici italiani sulla gravissima “crisi del gelato”.
“La mancanza del gelato nella buvette è figlia di quella cultura di miseria terrore e morte ereditata da secoli di oppressione comunista.”
(S. Berlusconi)
“Il gelato è una antica tradizione italiana e cattolica, che un certo laicismo ha pensato bene di eliminare e mettere in secondo piano in nome di interessi dei poteri forti”
(P. Casini)
“E’ assurdo pensare che nel XXI secolo ci siano ancora residui di statalismo e controllo di cio’ che viene offerto dal libero mercato. Il gelato va liberalizzato anche in Parlamento”
(Capezzone)
Sono ragazzi…
Dopo le varie polemiche che hanno tempestato la politica italiana, i politici hanno preso in seria considerazione le parole di Fabio Volo e di vari blogger: la politica italiana è vecchia.
Dopo la vignetta in copertina di Libero con i due maggiori esponenti della politica odierna, ovvero Prodi e Berlusconi armati di pannoloni, pare che i politici siano stati travolti da un’onda giovanile della generazione-simpatia.
Appesi al chiodo gli striscioni per il Family Day, accuratamente preparati dalle ex mogli, e indossati pantaloni a vita bassa e occhiali da sole particolarmente fashion, Calderoli e Fini non hanno perso tempo, e con l’ausilio di Tremonti hanno filmato alcune scenette divertenti da mettere su You Tube.
Particolarmente suggestiva quella in cui Casini tira giù i pantaloni a Buttiglione durante una conferenza, o quella in cui la Prestigiacomo tira i capelli alla Santanchè, rovinandole la camicetta di seta nuova comprata in saldo, o quella in cui Di Pietro fa un gigantesco gavettone a Mastella.
I politici, presi i panni di veri e propri bulli di periferia, si sono incontrati in Parlamento, hanno fatto una piramide umana e tirato qualche poltrona, palpeggiato le più giovani quote rosa e terminato in un caricone generale su D’Alema.
Berlusconi ha concluso dicendo “Bella raga a tutti” e strizzando l’occhio alla Santanchè, che ha immediatamente sputato la gomma sotto il tavolo.
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