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Piccolo Blog per piccole menti

Archivio per conflitto di interessi

Part IV – Una nuova speranza


(Part I – La minaccia patinata)
(Part II – L’attacco delle toghe)
(Part III – La vendetta del Sith)

Ecco l’articolo del 2004, sul conflitto di interessi:

Cit. Art. 2 n. 215 (Conflitto di interessi)

1. Il titolare di cariche di governo, nello svolgimento del proprio
incarico, non puo’:
c) ricoprire cariche o uffici o svolgere altre funzioni comunque
denominate ovvero esercitare compiti di gestione in societa’
aventi fini di lucro o in attivita’ di rilievo imprenditoriale;
d) esercitare attivita’ professionali o di lavoro autonomo in materie
connesse con la carica di governo, di qualunque natura, anche se
gratuite, a favore di soggetti pubblici o privati;
e) esercitare qualsiasi tipo di impiego o lavoro pubblico;
f) esercitare qualsiasi tipo di impiego o lavoro privato.

Ma scusi, signor Cavaliere -sarà una domanda stupida e banale- ma, se per noi poveri mortali, avere due stipendi -miseri e giusto per tirare avanti- è vietato e soprattutto punibile dalla legge. Come mai avere uno stipendio da Premier o Parlamentare ed averne uno da imprenditore non lo è?
Forse lo stipendio da Parlamentare non vale, o forse l’altro.
Lavora gratis?
Avere due lavori è illegale o no?

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Part III – La vendetta del Sith


(Part I – La minaccia patinata)
(Part II – L’attacco delle toghe)

Qui arriva il terzo episodio.
Fassino, Prodi, D’Alema, Di Pietro e tutti gli altri dell’allegra brigata, dopo aver finito il lego del PD, spinti da folle e folle che vogliono veder cancellate tutte le leggi vergogna, si sforzano e promettono di reagire.
Eccoli, mentre dicono che faranno qualcosa contro Berlusconi, subito dopo aver strizzato l’occhio alla Lega e alla stessa Forza Italia, per allargarsi le tasche, con la scusa delle larghe intese.
E così, come per dare una caramella ad un bambino si accingono ad ordire l’ingegnoso piano contro il Potentissimo Cavaliere Nero. Pardon, Rossonero.
Ma cosa si ode da lontano? Proprio lui, il Potentissimo.
Bè, sicuramente sarà d’accordo, dato che voleva farlo anche lui, dato che non aveva avuto tempo, però era favorevole, e dato che, nel frattempo aveva ceduto -forse- le sue imprese.
E invece no -ma guarda il caso- perchè si mette a gridare di nuovo che tutti ce l’hanno con lui e che questa è un’azione di «Killeraggio contro di me», «Hanno tentato – ha aggiunto – con la via giudiziaria e finora gli è andata male. Ci ritentano con questo provvedimento che impedisce a chiunque abbia un’impresa, e abbia perciò fatto bene nella vita, anche dando lavoro agli altri, di dedicarsi alla politica e di dare il suo apporto al governo del Paese».
Un apporto al Paese Berlusconandia, a quanto sembra, dal momento che tutto entra nelle sue tasche.